Barbara Tampieri intervista lo psicologo e psicoterapeuta Roberto Marchesini prendendo le mosse dalla critica degli aspetti della sua disciplina, la Psicologia, che sono stati asserviti a quella dissoluzione e regressione che riguardano la gestione dell’immaginario.
Come perfettamente descritto anni fa dal film di Carpenter “Essi vivono” - in cui il protagonista mettendo o togliendo un paio di occhiali vedeva persone normali o mostri - la ricerca scientifica in ambito psicologico instradatasi in due macroaree, una incentrata sulla parte sociale, collettiva, la cosiddetta “psicologia delle masse” e una focalizzata sugli aspetti privati, sull’interiorità della persona, ha portato a una doppia visione della realtà che ci circonda, una dicotomia che parla di propaganda, di manipolazione e del tentativo di plasmare la società agendo sulla mente delle persone.
Come perfettamente descritto anni fa dal film di Carpenter “Essi vivono” - in cui il protagonista mettendo o togliendo un paio di occhiali vedeva persone normali o mostri - la ricerca scientifica in ambito psicologico instradatasi in due macroaree, una incentrata sulla parte sociale, collettiva, la cosiddetta “psicologia delle masse” e una focalizzata sugli aspetti privati, sull’interiorità della persona, ha portato a una doppia visione della realtà che ci circonda, una dicotomia che parla di propaganda, di manipolazione e del tentativo di plasmare la società agendo sulla mente delle persone.
