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Jan. 24, 2023

Friedrich Engels aveva avuto modo di osservare la rivoluzione industriale da un punto di vista privilegiato. Figlio ribelle di una famiglia di industriali tedeschi attivi nel tessile, era nato nel 1820 nella città di Barmen, poco distante da Düsseldorf, che nel corso della sua adolescenza aveva visto crescere come mai prima di allora. Engels sarebbe cresciuto per rappresentare la collisione di due mondi. Chi ne ha raccontato la vita da adulto lo descrive come un uomo raffinato, cacciatore di volpi, bevitore accanito, e cultore delle cose belle della vita. Uno che amava l’insalata di aragosta, la birra Pilsner e le donne costose. Ma anche come il fondatore di un'ideologia opposta agli interessi della sua classe, un’ideologia che nel corso del 20esimo secolo avrebbe influenzato, in un modo o nell’altro, vita e pensiero di persone di mezzo mondo, dalla DDR alla Cina di Mao, dallo Yemen del Sud alla Corea del Nord.

In questo primo episodio di Kult parliamo dell'origine del proletariato con il Professor Alessandro Barbero. 

Siamo Angelo Zinna & Eleonora Sacco, gli autori di Cemento Podcast. Siamo tornati per raccontarvi essenzialmente una storia di idee. Idee dopo le quali la vita di miliardi di persone non sarebbe mai più stata la stessa. Questa storia inizia con un ragazzo tedesco che va a Londra a vedere le fabbriche di suo padre, e finisce con centinaia di statue di Lenin che cadono giù, una dopo l’altra, in diversi paesi del mondo. È l’onda lunga della storia, che fa il suo corso. L’onda sommerge e lava, ma qualcosa resiste. Qualche roccia ben ancorata a terra, che l’onda bagna soltanto, senza trascinarla via. Una di quelle rocce si trova in un paesino sperduto della bassa padana, in provincia di Reggio Emilia. Dove l’aria che si respira arriva da lontano, e non sa di provincia.

Se ti è piaciuto Kult, puoi ascoltare anche il nostro primo podcast, Cemento. Per contattarci puoi scrivere a posta@cementopodcast.it.

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